Autore: alessandraiero
Rinaturalizzazione del sito
“Il tipo forestale che caratterizza i boschi oggetto d’intervento in cui ci sono le conifere è il “Rimboschimento del piano montano, (RI20X)”. L’impianto di conifere è stato realizzato probabilmente su terreni in passato gestiti a pascolo e derivano quindi da una formazione di origine antropica. Si può affermare che le conifere presenti sono specie estranee… Read More Rinaturalizzazione del sito
Toni Tàn
Furono tra gli ultimi abitanti di Ghio. Donna di carattere e al contempo di modi antichi fu Rovera Margherita , detta Tìn de Giàn, madre di Antonio e Spirito Rovera.
Achei de Nìso
Questo stranòm è successivo al tempo in cui la famiglia Chiapello viveva stabilmente a Ghio.Indica infatti la cittadina Nizza Monferrato in cui la famiglia si è fermata per esercitare stabilmente in zona il mestiere di acciugai.
Famiglia Gianìn Pritulìn
Pomero Giovanni, Gianìn, fece l’acciugaio ambulante scendendo dalla montagna fino al Roero e anche all’Alessandrino. Conosceva bene le persone dei paesi in cui si fermava e con loro intesseva rapporti di amicizia. Nel Roero andava con i giovani a cantare la Questua delle uova durante la Quaresima. Tornato a vivere stabilmente in montagna, la moglie… Read More Famiglia Gianìn Pritulìn
Achei de Feo
primo matrimonio secondo matrimonio
Famiglia Chiapello Pietro
Persone di indole mite, abitavano la prima casa della Borgata. Chiapello Giovanni Spirito accudiva i propri terreni mentre la moglie Margherita allevava un po’ di galline che vendeva agli altri abitanti della borgata.Anche loro furono tra le ultime famiglie a lasciare la Borgata per vivere in città.
Custàn
Chiapello Costanzo fu, negli anni ’60, il muratore ufficiale della borgata Ghio. Non solo ma fu nominato Cantoniere della strada, dopo la costruzione della stessa, sempre negli anni sessanta.Aveva per qualche anno svolto l’attività di acciugaio nella zona di Nizza Monferrato, ma poi era tornato a Ghio.
Achei de Brichèt
La famiglia deve il proprio stranòm all’indole pronta, che si “accende” facilmente come un brichèt, un fiammifero. Emigrarono prima a Bistagno e poi a Torino dove per anni gestirono alcuni banchi di vendita acciughe a Porta Palazzo.
Achei de Roccio
Un aneddoto tramandato di padre in figlio spiega l’origine dello stranom e ci informa sulla testardaggine di questa famiglia.Si raccontava che un antenato, cercando di spaccare un masso dicesse: “Tu sìs pèiro, mi sìu Ròccio, èiro vién chi ch’ià la tésto pi düro!(trad: Tu sei pietra io sono Roccia adesso vediamo chi ha la testa… Read More Achei de Roccio








