Testimone: Anna Rovera nata a Dronero il 27/02/1909, morta a Bra nel maggio del 2002
Intervistatrice: Elena Rovera
Luogo e data della registrazione: Bra, 20 marzo 1996
C’era un papà che era stato vedovo, e aveva un ragazzino e una ragazza; la ragazza era già grandina e il ragazzino era ancora piccolo e suo papà, essendo vedovo, si era risposato con una matrigna perché, essendo risposato, era matrigna, e, sai come dicono, le matrigne non volevano bene ai bambini degli altri, e li mandava sempre al pascolo i due bambini, gli dava un po’ di pane, un po’ di pane e un po’ d’acqua o li mandava dove c’era l’acqua, stavano tutto il giorno al pascolo.
Quella bambina, crescevano i bambinetti, e la matrigna li mandava sempre al pascolo, e una volta li ha mandati al pascolo, però quella volta lì loro avevano tanto sete, avevano mangiato del pane asciutto e, gira che ti gira, non trovavano d’acqua e dovevano andare solo a casa la sera sennò la matrigna li sgridava e allora cercavano e han trovato dell’acqua, “Oh – han di’- allora han detto- C’è d’acqua adesso”, allora dice che da quell’acqua una voce che gli ha detto: “Eh, non mi dovete bere”, e lei dice : “Perché?” ” Se tu mi bevi, diventi un agnellino, una pecora, se mi beve il tuo fratellino diventa un berolino.”
Oh, la ragazza che era già alta ha detto: “Io, io non bevo” e il fratellino, sai come sono i piccolini, oh, per carità, voleva bere, ma quella voce gli aveva detto quello, à dì: “Ma, sentito quella voce ha detto quelle lì.” E chiel ha lì : “Be’, se poi io divento un agnellino, tu mi vuoi poi bene, neh? mi porti poi sempre con te.” Ma sai, non lo credeva il bambino. Ha detto: “Sì, sì”, ha bevuto. E’ stato un bell’ agnellino, ah, la ragazza ha detto : “Ma guarda, ma come facciamo adesso, e se questo è il mio fratellino, il mio fratellino”, l’ha portato a casa era un agnellino, ma la matrigna ha detto: “Aspetta, adesso vai al pascolo con le altre bestie, ti porti anche quello lì, perché ”. E la sorellina, la sorella lo portava sempre con lei, lo portava sempre con lei e stava tranquilla, cantava.
Ha detto che un giorno era là tranquilla che cantava, era anche una bella bambina, mentre ha sentito degli spari e lì l’ agnellino, quello che sentiva, uh, correva vicino a sua sorella e tra i cacciatori c’era anche il figlio del re, sai i figli del re vanno alla caccia, e allora gli han sparato all’agnellino, ma non l’hanno preso subito, l’agnellino è scappato, è andato vicino a sua sorella. Sono arrivati i cacciatori, l’agnellino e la ragazza si sono abbracciati, e chièlo à dì: “No, l’agnellino, uccidetemi pure me, ma l’agnellino non voglio”. E allora dice che son stati commossi perché, e allora gli han fatto raccontare un po’ la storia, e la ragazza gliel’ha raccontata la storia, dice così e così.
Allora tra questi c’era anche il figlio del re che un po’ è stato commosso, un po’ era anche una bella ragazza, ha detto: “Ma- dice – io sono il figlio del re. Hai voglia di venire con noi?” “ No, se non porto a casa le bestie, la mia matrigna…”
Ha detto: “Ma porti a casa le bestie, ma ti dispiace di essere la mia sposa? Io sono il figlio del re.”
E chièlo ha detto: “No, non mi dispiace, ma questo agnellino, io lo dico già adesso, non voglio che mi uccidete questo agnellino per niente, l’agnellino non lo voglio uccidere.”
Ha detto: “Va bene, non sarà la fine del mondo.”
Allora ha portato a casa le bestie e tutto a posto, e il figlio del re, sai, li ha accompagnati, eh, e così frequentava quella casa, quella ragazza, un po’ per la storia, un po’ per la ragazza che gli era simpatica, e ha detto: “Sì, sì, ti voglio.”
Gli ha chiamato poi a, a suo papà e sua mamma se gliela davano per sposa, la matrigna gli è dispiaciuto un po’ che la ragazza diventasse la principessa, ma sai, era la figlia di suo papà, lui l’aveva sposata, e allora suo papà ha detto : “Sì, si” .
La matrigna ha fatto finta di essere anche contenta, ma aveva sempre quel risentimento, sai, che la figlia, fosse stata principessa.
E intanto si erano sposati, passa il tempo e quella si è comperata un bambino, si è comperata un bambino.
E allora la matrigna è andata anche a trovarla, tutto a posto, ma aveva sempre quella gramigna, sai, che non avrebbe voluto, e si è comprata un bambino.
Mentre, è scoppiata la guerra in quel posto, e il figlio del re ha dovuto anche partire, come facevano qui, i re dovevano essere i primi, allora è andato alla guerra, ma quella ragazzina non aveva mai avuto quel presentimento.
La matrigna una volta è andata a trovarla e faceva un bel sole e aveva già il bambinetto che se lo teneva già in braccio, e tutto a posto. Questa faceva sempre finta di volergli bene e tutto a posto.
E una volta c’era, avevano i pozzi, lo sai, avevano i pozzi a prendere l’acqua, e allora una volta è andata quella matrigna a trovarla e gli ha detto: “Oh, lo tieni sempre questo bambino, perché non lo porti un po’ fuori?”
E ha detto; ” Ma è ancora piccolo, poi io sono anche sempre sola.”
A dì: “Vieni, vieni con me, lo portiamo un po’ fuori.”
Ha dì, che sono usciti, tutto quello lì, e l’altra, senza pensar niente si è seduta, sai, i pozzi avevano poi, quello del re era bello, aveva una bella pietra, si è seduta lì su quella pietra del pozzo, e là avevano quell’agnellino, quello era proprio suo fratello, per carità
Allora qui, dice che la matrigna, sì, la cattiva, quando l’altra era seduta lì eh, l’ha spinta, e questa si è tenuta il bambinetto, ma è andata nel pozzo, è andata nel pozzo col bambino in braccio.
Allora quella matrigna cattiva studiava il piano, ha detto: “Ma” , adesso come fanno, una volta dicevano il dispaccio, il dispaccio era un telegramma al re che venisse a casa perché lei era malata, capisci, e il re puoi immaginarti, è venuto a casa, e mentre quella matrigna, come è arrivato, sai, il re, dice che si era messa nel letto proprio acconciata tutta ben e il re dice che e stato un po’ lì, ha detto: “Oh, ma come sei venuta, quasi non ti riconoscevo più”.
E la matrigna ha detto:” Eh, già, ma a venire malati, non si diventa mica belli.”
Ha detto: “E il bambino?” “Il bambino è morto, e adesso se uccidi quell’agnellino che è laggiù, muoio anch’io”.
E dice che ha detto: “Ma quell’agnellino non hai detto che non lo dovevamo uccidete?”
“E ben adesso voglio che lo uccidi”.
Lì l’agnellino ha sentito quelle cose lì, l’agnellino ha tirato tutta, molta, quello aveva una catenina, quella si è staccata, si è staccata la catenina e lui è andato lì al pozzo, si è messo a girare intorno al pozzo: “Sorellina mia, i coltelli a molare, i piatti lavare per mi ammazzare.” E la sorellina: “Fratellino mio, io sono nel pozzo, non ti posso aiutare.” E ma quello si disperava: “Sorellina mia, i coltelli a molare, i piatti lavare, mi vogliono ammazzare.”
E ha detto che il re ha sentito, ha sentito delle voci, à dì “Ma vedi quell’agnellino che si disperava, che diceva quello lì, ha detto, e ma cosa c’è oggi nel pozzo?” Allora vanno a vedere nel pozzo, l’acqua chiara, si vedeva laggiù la signora col bambinetto in braccio, ohhh, ha detto “Per carità”. Allora han preso, han fatto subito prendere una cesta, l’han legata, han calato la cesta nel pozzo e allora la donna, vedendo la cesta così, si è messa, e col bambino in braccio, e allora l’han tirata su. Oh, il re ha detto: “Ma subito – ha detto- ma mi è sembrato che quella donna che era là non fosse stata; perché cosa, cosa hai fatto?” ha detto. “Perché la mia matrigna è venuta a trovarmi, e così mi ha buttato nel pozzo, e dice che lì, quel bambinetto dice che è venuto tutto riccioluto, eh, quando è stato fuori dall’acqua, l’agnellino è andato lì: lo leccava perché gli voleva bene, e quella ha detto che ha fatto così, e l’acqua dei capelli è andata sull’agnellino, è stato un bel ragazzo è stato suo fratello, un bel ragazzo, e così ah, ha detto, il re ha detto: ” Ho capito adesso che questa à dì – ma quella era la matrigna, si era messa nel letto e poi voleva ancora fare, credeva di averli ammazzato, e invece la bambina, oh, i nostri ce lo dicevano : “Perché era brava”, i nostri ci raccontavano, perché noi dicevamo: “Perché non è morta?” “E non è morta perché era brava, era una brava donna e voleva bene anche alla sua matrigna, ma la sua matrigna e invece era cattiva e l’ha gettata nel pozzo col bambinetto eh.
Poi l’agnellino è diventato un giovanotto, perché era, e poi il re ha detto così: “Mettete delle fascine, fate, facciamo un falò.” Dice che han messo tutti dei rami, sai, e poi sono andati su dalla matrigna, ha detto: “Scendete giù.”
“Oh, io sono malata.” “Se sei ammalata adesso ti facciamo guarire; scendi giù”
E l’han messa sul rogo. Li han dato fuoco, e il rogo l’ha bruciata, vedi, e così il re si è di nuovo preso la sua moglie col suo bambino e l’agnellino. Era cattiva, era cattiva e l’han bruciata.
[…] Quella che la matrigna l’aveva buttata nel pozzo […]
"Mi piace""Mi piace"