Il Principe carbonaio

Testimone: Anna Rovera nata a Dronero il 27/02/1909, morta a Bra nel maggio del 2002
Intervistatrice: Elena Rovera
Luogo e data della registrazione: Bra, 13 marzo 1996

C’era una volta un papà e una mamma , per dire, che non aspettavano dei figli, da un po’, non venivano , be’ e suo marito andava sempre a fare la pesca, andava a pescare. E una volta, è venuto a casa ha detto alla moglie: “Oh, vedessi che bel pesce che avevo pescato, ma mi ha detto che se lo lasciavo andare me ne dava tanti di quei piccoli e io l’ho lasciato andare”, infatti ne aveva tanti di quelli piccoli e la moglie ha detto “Ma, tu hai fatto male! Perché non l’hai preso? Se un’altra volta lo prendi, prendilo, prendi quel bello che dici che era un bel pesce”.

Lui andava sempre a pescare ed è andato di nuovo a pescare e ha visto di nuovo quel pesce e ha di nuovo tirato a prenderlo e allora quel pesce gli ha detto “Tu mi vuoi prendere, io lo so; e ben io mi lascio prendere, va” e allora, l’ha preso.

Ha detto “Fa’ come ti dico io , la cosa più buona la mangi te e la moglie, poi ne dai da mangiare un pezzo alla tua cavallina che hai nella stalla, un pezzo lo dai al cagnetto e le due ali le vai a piantare nell’orto” e ha detto “Sì, sì prendimi e fa’ così”. Allora l’ha preso e l’ha portato a. casa. La moglie contenta,”Ué, che bel pesce!” Allora lui le ha detto: “Non sai cosa mi detto; mi ha detto così e così” E la moglie ha detto “E beh ?”.

Quello più buono se lo son mangiati loro due, poi ne hanno dato un po’ da mangiare alla cavallina, era un cavallo, era una femmina, e ne han dato a mangiare un po’ al cagnotto, che era anche una femmina, e le due ali le han piantate nell’orto. E quello è passato del tempo, mentre una mattina, si alza va a dar da mangiare alla cavallina, come si fa, e vede che aveva fatto due bei cavallini “Oh, -ha detto- che bei cavallini.”  La cagnetta non veniva fuori dalla cuccia e ha guardato: c’erano due bei cagnetti. E quel dì sua moglie ha comprato due bei bambini, due maschi  erano gemelli. A dì ” Ma che furtuna che mi hai stamatin, adess vadu ancura a vede in tel giardin”. e’ andai a vede in tel giardin: c’era due begli alberelli. “Oh, che furtuna che mi ei stamatin”. E’ stato tutto.

Poi il tempo passava, gli anni passavano, i bambini crescevano e le bestiette e tutto cresceva.

E il primo, il primo figlio gli han messo nome Tunin al secondo Giuanin. E mentre son arrivati all’età di 18 anni i ragazzi e un giorno Tunin, il primo, gli ha detto “Papa, io voglio andare un po’ a girare il mondo” “Ch, ma dove vuoi andare?” , Loro gli avevano detto. Vado un po’ a girare il mondo e poi io torno a casa, se  ritorno”. Basta. E suo papa ha detto “Guarda, io, lo sai , non è che abbiamo tante cose da darti , prenditi il cavallino. Loro si erano presi un cavallino per uno, come fanno i ragazzi, e un cagnetto per uno. “Prenditi il tuo cavallino e il tuo cagnetto, io ti auguro tanta fortuna “. E lui gli ha detto a suo fratello “Guarda, Giuanin, adesso io vado a cercare fortuna. Tu va tutte le mattine, va a vedere il mio albero nel giardino – se n’erano preso uno per uno – se l’albero è sempre bello io sto sempre bene: se vedi che l’albero appassisce, eh, io sono perso. Vieni poi a cercarmi” e Giuanin ha detto ” Sì,sì” “Se invece lo vedi che è morto l’albero, non venire più a cercarmi, perché io sono poi morto. Facciamo così” E Giuanin ha detto “Sì,sì, facciamo così”, non l’ha detto a suo papà e sua mamma, questo se lo son detto tra loro due. E allora sé preso il cavallino e il cagnetto ed è andato a cercare fortuna.

Mentre passa là, alla sera, in una, locanda, ha detto “ Oh, e che cosa c’è là, c’è tanto fuoco” e il padrone ha detto “Non guardare quello là, perché tutti quelli che vanne là non vengono più indietro “. Allora lui ha detto niente, ma come fanno i giovani, è curioso “Voglio andare a vedere”. Invece di andare a dormire,  è andato là, è andato a vedere, là c’era una vecchia, una vecchina con i denti lunghi, questi di qua gli venivano sotto lì, quelli di qui      spuntavano sopra il naso. Ha detto “Oh, come mi fan paura il cane e il cavallo, prendete un mio capello e legateli” e lui li ha legati. “Venitevi a scaldare, fa tanto freddo!” E c’era solo quella vecchia e lui è andato lì per scaldarsi come è andato lì per scaldarsi quella vecchia l’ha preso per i capelli, poi ha aperto una porta e l’ha fatto andare dentro, poi ha chiuso.

E Giuanin, tutte le mattine, andava a vedere se l’alberello  andava sempre bene.

Una mattina va a vedere, l’alberello soffriva, si vede quando le piante … “Oh” ha detto “ Papà, devo andare a cercare Tunin” “Nooo” suo papà ha detto “per carità, perché?” e diie “Perchè siamo stati d’accordo e io vado a cercare, vado a cercare mio fratello”.

 E suo papa e sua mamma gli dispiaceva. E dì “Ma state tranquilli, io lo trovo o non lo trovo, io a casa vengo.

“Allora cosa vuoi fare? ” si è preso l’altro cagnetto e l’altro cavallino ed è andato a cercarlo. Fatto sta che è andato, è di nuovo passato di nuovo in quel posto che è passato suo fratello.

 Eh, arriva lì, in quella città, le campane suonavano tutte a morto, era tutto mesto; lui ha detto “Cosa, c’è in questo paese che” e quello lì della locanda gli ha detto, quasi che l’avesse riconosciuto, ma credendo che era l’altro, dato che aveva il cavallo.

Ha dette “No, qui abbiamo un drago, un mago, come diceva, che tutti gli anni deve mangiare una ragazza, perché altrimenti fa sprofondare la città e domani tocca mangiare quella del re”. “Oh”  Giuanin ha detto Giuanin si era fatto fare una bella sciabola, perché era andato a cercare suo fratello. “Sì, tocca mangiare quella, del re”. Va bene: Giuanin ha detto niente, ha detto niente; a dì “Voglio andare anche a vedere: come mai è possibile che tutta una città lasci mangiare le  ragazze, chissà com’è quel drago!”

E allora, c’era tutta la gente che l’accompagnava, chi piangeva, chi…eh la ragazza, l’han portata là in un bosco, l’han portata là in un bosco, e poi l’han tutti baciata e salutata e l’abbracciavano e piangevano e sono andati tutti via sono andati tutti via; c’era rimasto solo Giuanin mentre la ragazza, che è rinvenuta e si è emozionata e ha guardato e ha detto: “Oh per carità, ma che cosa fa lei qua? che cosa fa? Oh, ma andate solo via e il drago , a mezzanotte così, esce , mi mangia.”  E Giuanin dice “eh, vediamo come ti mangia “Oh, sì,sì, ogni anno ne mangia una, quest’anno è toccato a me”.

E Giuanin ha detto “Tu non aver paura, quando esce quel drago, tu mettiti davanti, dietro al io cavallo, vieni qui alla coda del mio cavallo, poi ci penso io: vediamo”. Mentre che si è fatto undici e mezza, la terra ha tremato, quel drago aveva sette teste, è uscito il drago, eh, il drago ha detto “Tutti gli anni facevo solo un boccone, quest’anno ne faccio quattro” Giuanin gli ha detto “Forse sì e forse no” “Giusta te per il primo che vuoi fare tanto il gagliardo” e Giuanin ha detto “Fatti avanti”, lui era a cavallo del cavallo; e questo si è lanciato per mangiarlo e Giuanin con la sciabola, zac due teste, due teste ” Fatti avanti” Giuanin a di “Oh, ne ho ancora tre no, ne aveva ancora cinque, sette teste – ne hoan cora cinque, quattro più di te”. “Va be’,fatti avanti ” e ha di fatto per mangiarlo e Giuanin ne ha di nuovo tagliate due, e allora poi quell’altro ne aveva ancore tre e così boh dice “oh,ma ne ho ancona tre, ne ho ancora due più dite” e Giuanin ha detto “Fa niente, fatti avanti” e questo ha tirate per mangiarlo e Giuanin ne ha di nuovo tagliate due e Giuanin ha detto “Adesso ne abbiamo solo una per uno, una a me e una a te”. “Oh, damme un moment de ripos” . “Niente – Giuanin ha detto – niente riposo, fatti avanti” e quello salta per mangiarlo, e Giuanin gli ha tagliato ancora quella lì e quello dice che si e rovesciato, ha fatto un rumore, ha fatto tremare tutta, la terra. E la gente e anche il re rideva e diceva:

” Ha ammazzato la nostra figlia e si è di nuovo rifugiato nella sua tana.”

 Oh, quella ragazza dice che come è stata contenta, puoi immaginare, e “Oh, gli ha detto,  Giuanin, vieni a casa mia, io sono la figlia del re, vieni e io, se vuoi, ti sposo, altrimenti, se non vuoi sposarmi, mio papà ti paga” e Giuanini ha detto “Guarda, io adesso non posso andare” e aveva un impegno, era partito per trovare suo fratello, “Adesso non posso   restare, ma tu mi devi promettere che tu, per un anno e un giorno non ti sposi, se io non  vengo in un anno e un giorno, mantieni la tua parola” “Oh, sì ha detto, ma certo ” e allora, si sono salutati e Giuanin ha detto “Hai un fazzoletto?” e questa ha detto “sì, sì” e ha preso il fazzoletto, aveva un bel fazzolettino di seta, puoi immaginarti la figlia del re, a di “Dammi il fazzoletto” e allora Giuanin ha preso il fazzoletto, ha tagliato tutte le lingue del drago, e le ha messe nel fazzoletto e se l’è messo in tasca, poi si sono salutati.

La ragazza è andata, andava a casa , perché dalla contentezza non sapeva più, dalla contentezza, e Giuanin invece è andato per il sue destino, è andato a cercare suo fratello.               

Mentre quella ragazza., furba neh!, e poi è andata, a casa,ma è passata in un bosco e c’era un carbonaio, e lì c’era uno che faceva, i carboni e dice “Oh, come mai a quest’ora?” Questo ragazzino qua e lei, tutta contenta, di “Ma sapesse, sapesse che cosa è successo, così e così..” “Oh, mi piacerebbe anche di vedere, io, di vedere quel mago dalle sette teste, me lo porta a vedere?” e la ragazza l’ha portato a vedere. Solo, quello quando ha. visto le teste, ha capito che era la figlia del re””Eh, dici a tuo papà che sono io che l’ho ammazzato, altrimenti a casa tu non vai più”. Questa ha detto “Sì,sì, io tanto mi fa uguale di dire che è stato un altro o di dire che è lei” «Allora va bene, accetto”. Ha preso i sacchi del carbone e si è messo le teste nei sacchi e poi 1’ha accompagnata a casa. Là, puoi immaginarti, il re, la sua famiglia, sono stati contenti ma, eh, la figlia subito lì ha detto niente. Allora, il principe carbonaio, gli han messo subito il nome,  lo chiamavano il principe carbonaio e lo facevano stare con loro. E lì ha cominciato a dire alla figlia che adesso bisognava sposarlo, sai com’è, parlando, han chiesto se era sposato, “No”, e la figlia ha cominciato a dire a sue papà: “Ma guarda papà, tu non sai , non è questo qui che ha… “Non dire delle cose così, adesso perché che questo qui è sporco di carbone, una cosa e un’altra, lo facciamo stare qui con noi vestito a festa, e vedrai che tutto va bene” e la figlia ha detto “Va bè io non dico di non sposarlo, poi però io ho fatto un voto che per un anno e un giorno non mi sposo”

“Va bene, un anno, e un giorno, adesso lasciamo stare lì” . E il principe carbonaio gli hanno dato il nome e lì stava gli ha fatto, gli han messo la liscivia , gli han fatto il bucato, l’han fatto venir pulito. Ma solo che la figlia continuava a dire quello lì a suo papà e suo papà “Ma questo ti ha anche salvata. “Sì, sì, ma poi la figlia ha detto- ma io per un anno e un giorno ho fatto voto”.

Lasciamo stare questi qua e Giuanin è andato a cercare suo fratello, è passato là in un paese, è andato a dormire in una locanda, è uscito sul balcone, la sera e ha ha detto “Oh, come mai padrone che là c’è tanto un fuoco?9” e il padrone, come lì per lì si è ricordato di suo fratello che era passato di là, si assomigliavano tanto e quelle due bestie, eh, il padrone gli ha detto, eh gli ha detto che la quelli che vanno là non tornano più, ma sembra che lei sia ancora venuto. Oh, là non bisogna andare , perché tutti quelli che vanno non ritornano più” ” Va bene grazie “, però anche lui ha detto “Qui deve essere passato mio fratello, questo mi prende per mio fratello, voglio andare a vedere che cosa c’è là in quel fuoco”. Allora, invece di andare a dormire, aveva preso l’alloggio lì, ma invece di andare a dormire, è andato là nel fuoco. Era ancora lontano e il caglietto e il cavallo si salutavano già, erano cresciuti insieme, erano fratelli anche i cagnetti; ha detto “Oh, lì c’è proprio mie fratello, bisogna che faccia attenzione perché mio fratello l’hanno tradito. Oh, ha visto quella vecchiaccia “Oh, per carità, come mi fan paura il vostro cane e il vostro cavallo, prendete un mio capello e attaccateli” e Giuanin ha dì “Aspetta” ; allora ha preso il capello, invece di attaccarli, ha distaccato gli altri due: ha detto ” Cani e cavalli , se questa vecchia mi tocca, saltategli addosso e divoratela” e i cani e i cavalli erano cresciuti insieme , e come va lì, la vecchiaccia faceva a tutti così: “scaldatevi bel fiol, perciò mi fan tanta paura, e poi fa  freddo fuori, fa tanto freddo” E lui stava attento, ma la vecchiaccia l’ha preso subito per i capelli e lui ha detto subito “Cani e cavalli” ; i cagnetti e i cavalli gli erano saltati addosso, oh, quella lì “Per carità, per carità” “Niente per carità, adesso se mi fai vedere dove c’è mio fratello, altrimenti ti faccio mangiare, ti faccio distruggere dai cani e dai cavalli” “Sì, sì, prendi quella chiave lì, attaccata c’è una chiave” “Prendila tu” “Poi apri quella, porti là” “Aprila tu” e allora ha preso la chiave: come ha. aperto, il primo è suo fratello, poi ce n’era tanti altri. Il padrone l’aveva detto “Non andare, tutti quelli che vanno , non tornano più”. Ma non è che li uccideva, li incantava, erano tutti incantati. Allora Giuanin ha detto , prima è uscito suo fratello, “Adesso fai uscire tutta, quella gente lì,fall uscire, perché altrimenti ti faccio mangiare dal cane e dal cavallo. Allora questa li ha fatti tutti uscire e quella gente, puoi immaginarti, han viste si son visti liberati lì, uno lo abbracciava, l’altro voleva portarlo a casa sua e Giuanin ha detto “No” e poi suo fratello gli ha detto, suo fratello gli ha detto “Ma, ti ringraziano’ e ha detto “Sì, adesso io son contento che ti ho trovato, ma io non posso andare a casa,perché io ho un impegno, ho un impegno da risolvere, come avevo un impegno quando son partito da casa. Adesso tu va’ a casa , perché papà e mamma ti aspettano e io ritorno a casa, diglielo, io vengo , tu va’ a casa e guarda che, perché io non posso più guardare”.  “Sì, sì, ha detto sta tranquillo” ; allora si sono baciati e abbracciati. E l’anno stava per scadere, stava per scadere l’anno, e là, a quella casa del re facevano già festa, la città faceva già festa, perché il principe carbonaio sposava la principessa. E la ragazza si dice che si disperava, eh, sai non voleva quello lì per il fatto che non era lui che l’aveva salvata , e intanto così, e l’aspettava, dice che ogni mattina guardava dalla finestra. Al mattino, la sera, Giuanin va in quella città e ha dette al padrone “Come mai, padrone, io sono passato un anno fa in questo paese, e tutte era buie e a lutto, piangevano e adesso ” “Oh, ma lei non sa?” “Non so niente, come mai?” “l’anno passato il mago, avevamo un drago, doveva mangiare la figlia del re, ma il principe carbonaie l’ha ucciso” “Uh” Giuanin ha. detto” “Sì,sì , il principe carbonaio adesso deve sposare la figlia del Re” “Ah, sì?”Ha detto Giuanin “Sì,Sì” “Va.bene”. Allora mancava sole più un giorno, facevano i preparativi, e la figlia si diceva che guardasse sempre dalLa finestra. Mentre quella mattina. Giuanin si e alzato presto, è andato davanti alla casa del re, ha atto spronare il cavallo, come si dice nei cavalli sai, tan tatan tatan, ha fatte spronare il cavallo e la figlia guarda dalla finestra, ha visto Giuanin, Oh, per carità, come è stata contenta, ha subito chiamato suo papà , a dii , “Papà, manda a chiamare quel ragazzo la, è arrivato adesso” “Adesso ti devi sposare” Ma tu mandalo a chiamare,perché io mi getto dalla finestra”. Allora suo papà lo guarda, poi dice di mandarlo a chiamare quel ragazzo e sono andati due paggi del palazzo e Giuanin ha detto: “Ah, è così che mi venite a prendere , dovevate venire a prendermi addirittura in quattro, ma loro sì ohe sapevano: allora è andato su. La figlia dice che l’ha abbracciato subito e il re “Ah, sì, questa è venuta matta” “Senti, papà, io te l’ho dette tante volte, è questo ragazzo che ha ucciso il drago” e sue papà dice che “Eh là adesso vediamo, 1′ altro ha portato le teste, ha portato le teste il principe carbonaio” e loro le avevano custodite perché, Il  il principe carbonaio ha le teste, la figlia ha detto “Ma chiamatelo un po’, il principe carbonaio, io l’ho sempre dette, è queste ragazzo” e Giuanin ha detto “Ah, è così; adesso fate chiudere tutte le porte e tutte le finestre, chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori”. Allora ha fatto chiudere tutto e allora la figlia insisteva così e il re ha detto “Ma il principe carbonaio ci ha portato le teste”. Giuanin ha detto “Eh, ben, prendete quelle teste, le avete ancora?” Ha detto “Sì,sì”, allora han preso le teste e Giuanin a dì “Tutte le teste devono avere la lingua” e il re gli ha detto “Sì, quello è vero” ” Eh, ben, adesso guardiamo le teste”. Fan guardate tutte le teste, gli mancava la lingua, e Giuanin ha tirato fuori il fazzoletto e ha detto “Lei conosce questo fazzoletto” e il re ha detto “Lo conosco, è il fazzoletto di mia figlia” “Eh, ben ha aperto: Sette lingue,- adesso misuratele”. Allora han misurato tutte le lingue erano perfette, erano di quelle teste. E Giuanin ha detto “Io avevo altro da fare, avevo degli impegni, cosa ne facevo di quelle teste, io mi son preso le lingue” E’ state furbo, né? Ah, il re allora ha capito a ha detto mia figlia aveva ragione” Eh il principe carbonaio, sì che stringeva, era nel palazzo e non poteva più uscire, perché avevano chiuso tutte le porte e tutte le finestre. Allora l’han mandato a chiamare e ha detto ” Va e come mai che queste teste non hanno più le lingue?” Oh, l’altro è stato lì, sì che aveva guardate le teste! “Vedi, e Giuanin ha detto , vedi lì” Aaah, credeva di avercela fatta e invece non l’ha fatta . Il principe carbonaio l’han messo sulla bocca del cannone e gli hanno sparato dietro, non l’han più visto, neanche un orecchio. E Giuanin e la figlia del re si sono spesati, han fatto delle nozze grandi e grosse eh, eh edes patuf e poi Giuanin è andato a chiamare suo papà e sua mamma, suo fratello. Han fatto delle nozze, Giuanin è diventato un principe e il principe carbonaio è sparito , ha detto “Eh, hai visto eh?”

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