di Paolo Tibaldi, direttore artistico Il GIRO DELL’ACCIUGAIO 2023

Storia vera: Magna Nota e Sebastiano Rovera
Aprono il banco: “
vendesi acciughe”, la loro preghiera.
Anni ’50, svegliarsi presto
Una regola d’arte, un manifesto.
Tre figli da sfamare: Gina, Marie e Mimì
Vociare francese, è il mercato di Vallauris!
Il prodotto che va più forte è quello sotto sale
Marito e moglie, con bilancia e grembiale,
vedono giungere la prima cliente: “Bonjour Isabelle!”
“Tre etti sotto sale!” – “Subito mademoiselle!”
Queste le storie che contava Magna Nòta
Ma c’era una vicenda a cui era devota.
Facciamo un gioco, un indovinello:
“Chi era quell’

uomo col cappello?”

Perché un cappello indossava l’ignoto tizio.
Ecco, allora… qualche indizio:
Comprava le acciughe, bizzarro cliente,
unico, originale, differente!
Mentre Nota preparava il cartoccio,
una matita spuntava dall’astuccio.
E chiesto un foglio di carta gialla
L’
uomo disegnava. Ieri una farfalla,
Domani una formica, Oggi uno scarabocchio:
Una faccia col naso al posto dell’occhio!
“Voilà Monsieur, ecco la confezione!

Se posso…qual è il vostro nome?”
“Pablo, pittore. Lo scarabocchio che pare una formica
Si tratta di una città di nome Guernica.
Adesso sapete chi sono io!
Che buone le vostre acciughe Marca Ghio!”
E così, Magna Nota riponendo l’incasso
Si accorse d’aver servito Pablo… ?