Accenniamo di seguito a testimonianze raccolte, senza per ora dar loro una sistemazione organica.
La levatrice (da accertare il nome: Mirino (tr. madrina)?): stava nella prima casa entrando nel paese.
Sappiamo che Anna Simondi, quando si è sentita vicina a partorire il figlio Pinin, si è recata a Dronero per comperare un po’ di farina e di viveri per garantire alla famiglia di tirare avanti, quando lei avesse partorito e fosse impossibilitata a muoversi dovendo accudire il bimbo che sarebbe nato. Di ritorno di Dronero, con la mula carica, Anna non riuscì ad arrivare alla sua casa e si fermò per partorire alla casa della levatrice, giusto la prima casa della borgata.