LA DONNA E IL DIAVOLO

Testimone: Anna Rovera nata a Dronero il 27/02/1909, morta a Bra nel maggio del 2002
Intervistatrice: Elena Rovera
Luogo e data della registrazione: Bra, 20 marzo 1996

C’ era una signora che aveva tanti figli, aveva tanti figli, era passato un signo­re e  le aveva detto: “Mi vuoi vendere un figlio?” Questa la sapevi già?

Intervistatrice: E’ una storia?

Testimone: Ma eri piccola.

Intervistatrice: No, cosa ha detto?

Testimone: E la signora ha detto: “No, no, i figli non li vendo” ” Va io te lo pago bene”. La signora che aveva sette figli, allora ha detto: “Ma io no, non li vendo, non li vendo.”

(Ebbene tanto vedo che poi te ne devi comperare un’altra perché quella è finita) “Vendimi quello lì, io te lo pago bene.” E la signora era anche povera, ne aveva bisogno, ha detto: “Beh, senti, io te lo lascio fino a che ha sette anni.” L’ha detto a quella signora: “Ho comprato un bambino”, eh, ma poi il bambino cresce – va, tutto a posto, e la signora, fastidiata, ha detto: Ma che cosa ho mai fatto io, io il bambino non, se passa ancora quel signore, anche se mi dà tanti soldi, io non glielo do.” Ma quando è arrivato alla mira che il bambino aveva sette anni, quel signore si è presentato, ha detto: “Allora? Allora tu non sei?”

“No – ha detto – no” .”E ma io quando ha sette anni, – a momenti aveva sette anni- io passo e me lo devi dare.”

Allora quella signora , fastidiata, : “Ma come facciamo?”, è andata dai frati, è andata dai frati e il frate gli ha detto: “Guarda che questo è il diavolo che ti voleva comprare.” “Oh, – la signora ha detto-ma come faccio io adesso?” Allora quel padre gli ha detto: “Guarda , te uccidi due galline e prendi le piume, e poi,,quando è ora, sai che viene.” E allora quel signore che gli ave­va detto: “Ma guarda che quando ha sette anni vengo e tu me lo dai”, però la signora non voleva darglielo, non glielo voleva dare. ” E allora ti do ancora una speranza, se tu sai, indovini gli anni che ci ho io, eh, il bambi­no”. Credeva , no la signora non indovinava. Il frate gli ha detto: “Tu prendi le piume, poi ti svesti, eh, ti copri tutta di miele, faccia, tutto, e ti arro­toli nelle piume e poi prendi una falce, un messiurin e te lo metti nel , sta attenta a quello che dice, sta attenta a quello che dice, vai là su quella pianta, sta attenta a quello che dice.”

Allora la signora ha fatto così, si è mascherata tutta, non sembrava, e allora è andata lì sulla pianta, e quel signore arrivava di lì, doveva passare lì, era a cavallo, il cavallo si è fermato, ha fatto “ihihih^ eh, allora ha guardato, ha visto quella bestiaccia li , su quella pianta, il cavallo non ha voluto, non ha voluto passare, si è tratteggiato lì, e allora, quel signore che era a cavalle ha detto : “Ho trecentosessantacinque anni , ma una bestia così non l’ho mai vista. Allora la signora, zac, è caduta di colpo, è andata subito a casa, ha chiuso il bambino, il bambineal’ha chiuso nella camera e lei si è data una lavata alla faccia e si è vestita, mentre l’altro è arrivato. Ha detto: “Allora, la signora gli ha detto.’ “Allora tu hai trecentosessantacinque anni” “Ohh – ha detto- la donna che l’ha fatta al diavolo.”

Infatti le dicono: ” Hai visto? La donna ce l’ha fatta al diavolo”

Intervistatrice: Cos’è che dicono?

Testimone: La donna la fa il diavolo

Intervistarice: Ah, sì?

Testimone: Sì, sì.

Intervistatrice: La donna che l’ha fatta al diavolo. Non la sapevo questa.

Testimone: Forse dicono: la donna è furba, infatti l’ha fatta il diavolo.

Intervistatrice: Come irtitoli questa qua tu, come la chiami questa storia?

Testimone: La donna e il diavolo

Intervistatrice: La donna e il diavolo?

Testimone: Eh.

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