Alla cosiddetta cucina povera è stato affidato il compito di perpetuare riti e tradizioni, codificando l’alimentazione in base al succedersi delle stagioni e della disponibilità di materie prime.
Le castagne, il maiale, le erbe, i legumi, la frutta, per esempio, almeno per la gente dell’Alta Langa hanno sempre scandito il succedersi del tempo, mentre i cibi che ne sono derivati hanno segnato i confini di un territorio che, per quanto interessato a frequenti passaggi di eserciti, mercanti e gente di ogni nazionalità, ha saputo difendere con fierezza la propria cultura.
Paolo Becarelli Ingredienti. La cucina dell’Alta Langa dosi, storie, modi, Sorì edizioni, 2004
