Achei da Codighiu

Il progetto Achei da Codighìu è stato finanziato dalla Regione Piemonte sia nel 2023 che nel 2024, per schedare, strutturare, inventariare, condizionare ed etichettare l’archivio in possesso dell’Associazione.
Questo intervento si colloca nell’ambito di una più ampia valorizzazione del patrimonio culturale, mirando a garantire la conservazione e l’accessibilità di documenti storici fondamentali.

Il progetto Achei da Codighìu ha permesso di produrre un ARCHIVIO INFORMATIZZATO dove è possibile consultare documenti delle Raccolte di proprietà di Elena Rovera, Silvia Rovera e Piercarlo Rovera

Tale archivio non solo funge da deposito di memoria collettiva, ma rappresenta anche una risorsa preziosa per la ricerca e l’analisi storica, contribuendo alla comprensione più profonda della realtà sociale ed economica della borgata.

Lo stesso archivio è consultabile su Memora la piattaforma web della Regione Piemonte per catalogare e valorizzare il patrimonio culturale presente sul territorio piemontese.
Questa integrazione tecnologica consente un accesso democratico e facilitato alle informazioni, ampliando il pubblico di utenti e studiosi interessati.

Relazione tecnica “Achei da Codighiu” 2023

La società Acta Progetti è stata incaricata dall’Associazione Culturale Borgata Ghio di catalogare le carte di proprietà di Elena Rovera, Silvia Rovera e…

Il Progetto

L’Associazione è in possesso di una raccolta di documenti storici e personali che sono arrivati agli eredi delle diverse famiglie che sono vissute a Ghio.
Il fatto stesso di riunirli è stato importante, in quanto questi documenti, custodendo esperienze e narrazioni individuali, contribuiscono a formare un mosaico complesso e significativo della vita comunitaria.
Solo nel loro insieme, assumono valore nella ricostruzione della vita della borgata e la storia degli acciugai narratori.
La raccolta di documenti, frutto di un attento lavoro di recupero e classificazione, rappresenta non solo una testimonianza del passato, ma anche una risorsa fondamentale per comprendere le radici e le tradizioni di una comunità che ha saputo affrontare le sfide del tempo.
Questa raccolta diventa quindi un elemento chiave per l’indagine antropologica e storica, permettendo di esplorare le identità locali e i loro sviluppi nel corso degli anni.

Prima di affidarli a professionisti per la corretta archiviazione, l’Associazione li ha classificati per tipologia di documento. L’attuale Archivio risulta perciò composto da:

– Atti notarili a partire dal 1700 (successioni, compravendite, contratti di affitto, liti)
– Quaderni (1850) con contabilità minuta degli acquisti e delle vendite fatta in forma cooperativistica dagli acciugai della borgata con attestazioni preziosissime di rapporti commerciali diretti addirittura con Gibilterra
– Permessi rilasciati dal Comune per apertura temporanea attività di mescita vino in occasione della Festa della Borgata
– Quaderni di tenuta contabilità della Cappella della Natività di Maria della Borgata Ghio
– Lettere di abitanti a parenti emigrati
– Comunicazioni di morte di soldati nelle Guerre d’Indipendenza
– Ricevute di assicurazioni sui raccolti
– Tessere annonarie
– Quaderni scolastici
– Diplomi di scuola
– Attestati di frequentazione del catechismo
– Fotografie di architetture rurali (abitazioni, fienili)
– Fotografie di edifici religiosi (chiesa e piloni votivi)
– Fotografie di ex voto e quadri sacri
– Audio di ballate

La varietà dei documenti, che spazia dagli atti notarili ai quaderni di contabilità, offre uno spaccato unico sulla vita quotidiana degli acciugai e delle loro famiglie, rivelando dinamiche economiche, sociali e culturali di un’epoca. Questi materiali non solo documentano pratiche commerciali, ma raccontano anche storie di resilienza e adattamento di una comunità di fronte ai cambiamenti storici.

Attraverso l’informatizzazione e la digitalizzazione, questi materiali saranno accessibili non solo agli studiosi, ma anche a chiunque desideri riscoprire e approfondire la storia di questa borgata. La digitalizzazione rappresenta una strategia fondamentale per garantire la conservazione a lungo termine e l’accesso a questi documenti, permettendo un’interazione più dinamica con il patrimonio culturale.
L’informatizzazione su CollectiveAccess e su Memora (piattaforma regionale) è l’azione di base ed è stata condotta da professionisti.

L’obiettivo finale è quello di creare un archivio vivo e interattivo, che non solo conservi, ma anche racconti le storie di uomini e donne che hanno contribuito a formare l’identità di Ghio. In questo modo, l’archivio diventa un attore attivo nella narrazione storica e nella valorizzazione del patrimonio locale. Questo progetto rappresenta un passo cruciale verso la rivitalizzazione di un’area montana ricca di storia, favorendo una nuova consapevolezza collettiva e stimolando il legame delle giovani generazioni con il proprio territorio.

Questa operazione consente di effettuare anche le digitalizzazioni collegando i documenti al database: ogni immagine è stata direttamente legata all’unità archivistica di appartenenza, quindi i metadati saranno completi. Questo approccio sistematico è essenziale per garantire la rintracciabilità e l’integrità del patrimonio archiviato. Le regole di digitalizzazione sono quelle indicate da ICCD e da Regione Piemonte.

I risultati attesi sono:

  • riscoperta e trasmissione di un patrimonio documentale, ma anche immateriale legato alla vita di montagna, tramandato da diverse generazioni;
  • rivitalizzazione di un’area montana ricca di storia e di tradizioni da raccontare, ma attualmente a rischio di abbandono, al fine di stimolare la conoscenza e il ritorno verso la montagna;
  • sensibilizzazione verso i temi della coscienza storica, del recupero, della rigenerazione e dell’attenzione all’ambiente.
    Questi obiettivi non solo mirano a preservare il passato, ma anche a costruire un futuro sostenibile, in cui la storia e la cultura locale possano essere un volano per lo sviluppo e la coesione sociale.

Partner

  • Comune di Dronero,
  • Museo dei mestieri itineranti di Celle di Macra,
  • Museo della Canapa e del lavoro femminile di Prazzo,
  • Espaci Occitan,
  • Unitre Alba;
  • Verdebaleno di Alba;
  • CIFRA Danzateatro di Torino

Il progetto ha ricevuto il contributo dalla Regione Piemonte nelle annualità 2022 e 2023.