La testimonianza di Ghio Michele, vivente, acciugaio in quel di Broni, oggi in pensione, ci spiega il singolare motivo per cui fu scelta l’ultima domenica di luglio come data per festeggiare la Madonna:
“Alcuni anni fa, mi ha incuriosito il che la Festa patronale della beata Vergine della Natività venga ogni anno celebrata l’ultima domenica di luglio (il calendario ufficiale della Chiesa la colloca l’8 settembre). Avvicinai e chiesi chiarimenti a Don Rovera, canonica della Diocesi, scomparso qualche anno fa a 92 anni. La spiegazione la si trova lontano nei tempi, quando a Borgata Ghio vi erano tante famiglie e i capifamiglia, dopo il 15 agosto partivano per la vendita delle acciughe. Così si riunirono e fecero una petizione a sua eccellenza il Vescovo che, di buon grado, con un suo editto, concesse di anticipare la festività e soddisfare così il desiderio di tutta la Borgata”.

La messa era un tempo annunciata dal suono della campana. Si suonava la baudetta.

Dopo la Santa Messa è un onore per la famiglia che quell’anno ricopre il ruolo di Massaro ospitare per il pranzo il sacerdote officiante. Alla famiglia dei Massari spettano la pulizia e l’addobbo della chiesa e la raccolta delle elemosine. Per l’occasione si invitano i parenti e gli amici che arrivano numerosi, un tempo fin dalla Francia.



