Io avevo 14 anni e qualche mese quando sono partito per andare a lavorare come garzone acciugaio dal Marcand. Ero vestito con un paio di calzoni, una giacchetta e una camicia. Fino ad allora ero cresciuto più di fame che di pane. Ero fragile e mingherlino, avevo sempre fame.
Là a Piacenza, invece, avevamo tutto, avevamo i barili di conserva da 1 quintale, poi arrivavano i quintali di olive.
Michelino Ghio, acciugaio, classe 1932
